A seguito del primo incontro del 3 e 4 dicembre 2022, continuano gli appuntamenti sul campo per approfondire insieme agli agricoltori le tecniche agricole da mettere in atto seguendo le linee guida dell’agricoltura organica rigenerativa (AOR): preservazione della fertilità del suolo, circolarità delle risorse e sostenibilità dell’impatto ambientale, sociale ed economico.
Il primo corso teorico-pratico del suo genera in Italia
Nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni ha luogo il primo corso di AOR basato sulla costruzione partecipata della conoscenza dagli agricoltori per gli agricoltori in cui non vi sono ricette standard da applicare sul campo, ma gli agricoltori condividono le proprie problematiche ed insieme al gruppo di lavoro si analizza il problema cercando soluzioni pratiche.
L’AOR vuole stimolare capacità di comprensione ecosistemica della realtà, ponendo l’accento sulla relazione tra i vari elementi dell’ecosistema pianta-suolo e dei fenomeni chimici e fisici della lavorazione dei terreni, concimazione e gestione dei medesimi. La giornata si svolge interamente nel campo: il primo giorno in uliveto ed il secondo nell’azienda ortofrutticola. Il gruppo di lavoro, dopo aver analizzato e compreso le problematiche dell’agricoltore, esegue una diagnosi del problema e pone soluzioni pratiche e fattibili in vista dell’incontro successivo. L’obbiettivo del corso è l’acquisizione delle capacità pratiche e diagnostiche di svariate problematiche offrendo soluzioni ad hoc: ogni pianta, ogni terreno, ogni clima, ogni microecosistema ci pone situazioni diverse e soluzioni diverse!
L’industrializzazione dell’agricoltura dell’ultimo cinquantennio ha deresponsabilizzato il contadino – oggi agricoltore – affidando conoscenze cruciali e strategiche alle industrie. Il contadino ha perso le capacità di osservazione della natura. Ad oggi, le conoscenze dell’agricoltore sono la risorsa fondamentale per garantire la resilienza della microagricoltura e agricoltura montana dei nostri territori e l’AOR lavora in linea con questi bisogni. Al fine di riacquistare queste capacità di osservazione sono stati presi degli indici di osservazione con valutazione delle soglie e modalità di intervento in entrambi i casi studio.
Gli indici di osservazione riguardano:
a) stato di salute del suolo
b) vigoria della pianta
c) fruttificazione e patogeni
L’olivicoltura e l’AOR
Sabato 17 giugno presso l’uliveto dell’azienda agricola di Giuseppe Oricchio a Rutino sono state fatte osservazioni quanto alla struttura del suolo, la copertura e la quantificazione della biodiversità per valutare la salute del suolo. La vigoria delle piante di olivo e la fruttificazione è stata valutata secondo la presenza di rami secchi, percentuale di nuovi germogli, allegagione, aborti floreali e difformità di allegagione. Infine sono state valutate delle strategie per limitare l’influenza della mosca olearia e malattie fungine come l’occhio di pavone.
Le aziende ortofrutticole e l’AOR
Domenica 18 giugno presso l’azienda agricola l’Orto del Cilento di Gianfranco Coccoli a Cicerale sono state fatte le medesime osservazioni dell’uliveto per quanto riguarda la salute del suolo, la vigoria e fruttificazione delle piante. Mentre per quanto riguarda i patogeni sono state prese in considerazione strategie per contrastare la peronospora, la dorifora, la cimice, il marciume apicale e l’oidio.
L’obbiettivo del weekend è stato quello fornire gli strumenti ai contadini per comprendere le cause in maniera ecosistemica: spesso si curano i sintomi e non le cause.
A settembre seguiranno nuovi aggiornamenti sul proseguimento delle attività e risultati ottenuti!