Nuovo Cilento Territorio
I Romani subentrano nel territorio dal 273 a, C.. Unitamente al Vallo di Diano, alla Lucania Occidentale e alla Calabria il Cilento ha fatto parte della “Tertia Regio” augustea. Dopo la fine dell’impero romano il territorio passa dalle mani bizantine, a quelle longobarde, normanne, sveve, angioine, aragonesi, spagnole, francesi, austriache, fino ad essere integrato nel Regno d’Italia e a diventare Parco Nazionale, patrimonio Unesco, negli anni novanta.
I resti più importanti dell’epoca medievale si fanno risalire alla presenza della famiglia normanna dei Sanseverino, di cui sopravvive il Castello di Rocca Cilento.
In epoca medievale, il toponimo Cilento riguardava i paesi alle falde del Monte della Stella (1131 m); questa zona è indicata come “Cilento antico”.
La geografia del territorio
Il toponimo Cilento si fa derivare dal latino “cis-Alentum”, ossia “al di qua del fiume Alento” e compare già nel 994 d.C..
La zona, oggi compresa nel perimetro Parco Nazionale, veniva riconosciuta geograficamente
nelle valli dell’Alento, del Mingardo, del Bussento, del Calore, del Diano,
grandi corridoi ecologici ricchi di storia e di affascinanti mete naturalistiche.
Oggi il toponimo Cilento tende a comprendere tutta questa vasta area
come effetto del ruolo unificante del Parco Nazionale.
1
Parco Patrimonio dell’umanità UNESCO, Riserva della biosfera e Geoparco
181048
Ettari di costa, collina e montagna
9215
Ettari di aree marine protette
2031
Piante classificate
13
Presidi Slow Food
Il Cilento dei record
Il territorio comprende tante montagne oltre i mille metri, boschi estesissimi, pascoli, colline ricche di prodotti agricoli DOP Cilento e BIO, spiagge fantastiche, che figurano ai primi posti delle classifiche italiane di Legambiente, Touring Club, Bandiera Blu.
Il Cilento è il territorio dei record: queste sono solo alcune delle testimonianze più prestigiose, veri e propri record nazionali, europei e mondiali che il territorio annovera.
I monti
49 cime di monti oltre i mille metri di altezza, tra cui primeggiano il Monte Cervati (1.898 m), la vetta più alta della Campagna, e il Monte Motola (1.700 m), con la più estesa foresta di tasso e abete bianco del Sud Italia.
Le grotte e il fiume
Le Grotte di Castelcivita (4.800 m di lunghezza), uno dei complessi speleologici più estesi dell’Italia meridionale con reperti del Paleolitico, le Grotte di Pertosa, con un fiume sotterraneo e i resti di un villaggio palafitticolo del 2000 a.C., le Grotte di Pertosa, con un fiume sotterraneo e i resti di un villaggio palafitticolo del 2000 a.C, e il fiume Bussento con il più lungo percorso carsico sotterraneo d’Italia (4 km in linea d’aria) tra Caselle in Pittari e Morigerati.
La biodiversità
2.031 specie di piante diverse classificate, pari a un quarto della biodiversità italiana, e le raccolte uniche al mondo di semi e piante negli Ecomusei di Sassano e Teggiano.
Il museo naturalistico
Il Museo Naturalistico degli Alburni vanta una tra le collezioni più importanti d’Italia con reperti di 530 specie di uccelli, 60 di mammiferi, 20.000 di insetti oltre che di crostacei.
Il mare
12 spiagge Bandiera Blu nel 2022, le acque marine più pulite d’Italia ad Acciaroli secondo Legambiente e la spiaggia più bella d’Italia Cala Bianca rendono il litorale uno tra i più ambiti della penisola.
Il paleolitico
Luoghi del Paleolitico tra i più importanti d’Europa: Camerota-Scario e Castelcivita, Cala Bianca, Cala d’Arconte, grotte della Cala, del Poggio, della Serratura, del Noglio, il riparo del Molare.
I parchi archeologici
Paestum, il parco archeologico con i templi greci meglio conservati al mondo e il museo con la pittura greco-italica più antica, e il Parco Archeologico di Velia, un patrimonio urbanistico greco-ionico ancora intatto.
La certosa
La magnifica Certosa di Padula, la più grande e spettacolare d’Italia, estesa su 51.500 m² disposti su tre chiostri, un giardino, un cortile ed una chiesa. Ospita il museo archeologico provinciale della Lucania occidentale.
L'arte
Gli affreschi di cultura bizantina del X-XI secolo d. C. meglio conservati d’Italia nella Badia dei Monaci italo-greci a Pattano e i dipinti del Rinascimento Meridionale degli allievi di Raffaello a Novi Velia a S. Maria dei Lombardi.
La dieta mediterranea
Pioppi, località che fu per 40 anni la residenza con orti di Ancel Keys e dei suoi collaboratori, padri della Dieta Mediterranea patrimonio UNESCO, e il Museo della dieta Mediterranea con i documenti dei padri fondatori.
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